venerdì 21 settembre 2007

Cominciamo da Bedonia...


Situata quasi alle origini della valle del Taro, alle pendici del Monte Pelpi e attraversata dal torrente Pelpirana, si trova Bedonia, considerata a buon titolo uno centri più belli dell'Appennino Parmense. Distante ben 96 km da Parma, il Comune ha da sempre rivolto i suoi affari ed interessi verso la vicina Liguria. Ascrivibili a popolazioni Liguri le testimonianze risalenti al Neolitico rinvenute nei territori. Ai Liguri succedettero i Romani: si identifica in Bedonia la "Bitunia" della Tavola Alimentaria di Traiano ritrovata a Velleia, da cui risulta la presenza di un insediamento romano agricolo nel II secolo. A partire dall'inizio del secolo XI il territorio fu teatro di un alternarsi di dispute e domini dei Vescovi di Piacenza e dei Marchesi di Malaspina. A partire dal 1189 inizia la contesa tra Piacenza e i Landi, dando luogo ad un'altalena di proprietà che si protrarrà per tre secoli, sino al 1551 con la concessione definitiva del feudo ad Agostino Landi. Verso la fine del XVI secolo Bedonia fu possesso dei Doria e nel 1682 divenne proprietà dei Farnesi. La storia di Bedonia nel secolo scorso è stata movimentata da lunghe contese. Nel 1848 vi fu una votazione popolare con cui Bedonia ottenne dal Piemonte la nomina di capoluogo di mandamento e sede di pretura. Nel 1859 ci fu l'annessione al Piemonte. Nel secolo scorso notevole impulso alla vita del paese venne dato dal Seminario, centro di attività non solo religiose, ma anche culturali e sociali.L'istituzione fu fondata nel 1846 dal sacerdote Giovanni Agazzi e dall'arciprete Stefano Raffi.Sede di un liceo classico prestigioso, ben presto si arricchì di strutture collaterali, richiamando un'affluenza dall'esterno per il paese, che portò un incremento ad altri settori dell'economia, quali il commercio ed il turismo. La storia più recente registra il contributo dato da Bedonia e da alcune frazioni alla lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. tratto da http://www.valtaro.org/

Nessun commento: